Gela. Tra le priorità amministrative, a Palazzo di Città, rimane aperto il punto che tocca la municipalizzata Ghelas multiservizi. Il management in questo periodo sta lavorando ai contenuti del nuovo contratto, essenziale per programmare a lunga scadenza andando oltre la routine delle proroghe. Molto però dipenderà dal bilancio stabilmente riequilibrato dell’ente comunale. Sono due aspetti fortemente connessi. La prossima settimana, l’amministratore Guido Siragusa, impegnato proprio nella definizione del contratto e nella gestione di servizi non semplici da coprire in queste condizioni, dovrebbe convocare un’assemblea, in presenza del sindaco Terenziano Di Stefano. Sulle prospettive imminenti dell’azienda, proprio Siragusa ieri ha tenuto un tavolo insieme ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali del settore. C’erano i riferimenti di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Ugl. Anzitutto, sindacati e dipendenti stanno cercando di capire se l’azienda sia nelle condizioni di assicurare la copertura delle quote del Tfr, della quattordicesima mensilità e degli altri oneri. Pare che una certa preoccupazione stia emergendo. Alla riunione hanno preso parte i riferimenti sindacali Nuccio Corallo, Salvatore Bello, Antonio Mancuso e Patrizia Abbenanti. E’ il futuro della società al centro delle riflessioni. I sindacati intendono ampliare il confronto e a breve richiederanno la convocazione anche dell’amministrazione comunale. Spetta infatti al Comune, che detiene per intero il controllo di Ghelas, dettare la linea. I sindacati, tra le altre cose, premono per la formazione di un personale che va costantemente a diminuire. Con i pensionamenti si rischia di trovarsi davanti ad un organigramma senza vere risorse. Servizi come il verde e la manutenzione elettrica vengono portati avanti con non più di tre operatori. Negli scorsi anni, la collocazione dei led a risparmio energetico, per l’illuminazione pubblica, ha assicurato un notevole vantaggio alle casse municipali.
Ghelas fa fatica ad assicurare piena efficienza con un personale drasticamente ridotto (concentrato in gran parte negli uffici municipali a loro volta sguarniti) e con la necessità di incassare da Palazzo di Città somme per i servizi, ormai diventate debiti fuori bilancio. Il dissesto del municipio non aiuta affatto. Il nuovo contratto potrebbe essere uno sbocco ma le incognite non mancano mentre l’amministrazione comunale dovrà decidere quale strada intraprendere. Gli ultimi mesi dell’anno, con la proroga in essere che si conclude a novembre, saranno un banco di prova per Ghelas e per la sua tenuta.