Gela. I primi giorni della settimana, a Palazzo di Città, saranno dedicati anche ad un tema delicato, l’ampliamento della discarica Timpazzo. Il progetto è in essere da diverso tempo e ha ricevuto un parere della commissione tecnica specialistica, a livello regionale, che comunque imporrà delle integrazioni sostanziali. La linea dell’amministrazione comunale e della maggioranza pare ben delineata. L’ampliamento, con due nuove vasche, è ritenuto eccessivo e inoltre ci sarà un no secco a qualsiasi ipotesi di termovalorizzatori sul territorio (comunque ormai superata dal piano regionale). Il sindaco Di Stefano, come abbiamo riferito, ha convocato l’intera maggioranza per domani, poco prima della seduta serale dell’assise civica. Si cercherà probabilmente di concertare una strategia unica, sulla scorta delle iniziative istituzionali anticipate dal gruppo del Pd. Sul caso Timpazzo non ha molti dubbi il senatore M5s Pietro Lorefice, componente della commissione ecomafie, che negli scorsi mesi condusse sopralluoghi non solo nella discarica ma anche in altri siti locali. “Non ci sono i presupposti di legge, secondo il mio parere, per autorizzare l’ampliamento a Timpazzo, salvo che il governo regionale non voglia forzare la mano – sottolinea – questo territorio ha già dato in termini di morti e di malformati. Ci sono beni superiori da tutelare, la biodiversità e il paesaggio. La città non può sempre essere immolata sull’altare dell’inefficienza della Regione che non è capace di programmare”.
Il no di Lorefice è secco così come quello del Movimento cinquestelle. Il senatore va oltre. “La commissione ecomafie – aggiunge – attraverso i propri consulenti a breve inizierà ad approfondire tutte le carte della missione Sicilia. Abbiamo richiesto atti ulteriori”. Nel dossier è ricompresa la vicenda Timpazzo.