Gela. Nuovi incontri sono in programma nei prossimi giorni. Il ciclo delle acque reflue da destinare alle aree rurali locali è un tema che fin dall’inizio l’amministrazione comunale ha deciso di focalizzare, insieme all’Assemblea territoriale idrica. A fine luglio, è stato condotto un sopralluogo, all’interno di raffineria Eni, per valutare l’impianto privato che dovrebbe fare da base per affinare le acque da destinare alle vasche di accumulo per le campagne. Tutte le parti interessate si erano date circa cinque giorni per approfondire la situazione autorizzativa della condotta che collega l’impianto di depurazione urbano al sistema per affinare i reflui. E’ un tratto coperto da Aia ma per fini industriali. Il presidente Ati Massimiliano Conti, gli assessori Giuseppe Arancio e Filippo Franzone, così come il consigliere comunale dem Giuseppe Fava, stanno seguendo da vicino l’evolversi di un iter comunque molto complesso.
Il ciclo delle acque reflue potrebbe compensare la mancanza di forniture dalle dighe, limitate strutturalmente e praticamente a secco a causa della forte siccità. Sono mesi molto difficili per il comparto agricolo del territorio che soffre una crisi generalizzata, acuita proprio dalla mancanza di acqua. Gli incontri in programma dovrebbero tenersi anche con i referenti di Eni oltre che in Regione.
