La discarica Timpazzo è a rischio, all’Ato non arrivano i soldi del Comune: chiuso il vertice, “mancano quasi tutte le somme del 2017”

 
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Gela. Un’unica fattura pagata nel 2017, quella di gennaio, peraltro

saldata solo a maggio.

Mancano i soldi del Comune di Gela. Le casse dell’Ato Cl2 in liquidazione sono sempre più in emergenza. Pochi comuni pagano e a rischio c’è la tenuta della discarica Timpazzo. Il debitore per eccellenza dell’Ato è il Comune di Gela. In cassa, dopo le varie transazioni chiuse, legate alle pendenze degli anni precedenti, manca quasi un milione di euro. Numeri che sono stati messi sul tavolo della prefettura di Caltanissetta, nel corso del vertice convocato dopo la protesta degli operai della General Service, azienda che opera all’interno della discarica Timpazzo. Negli scorsi giorni, i dipendenti hanno raggiunto uno dei cornicioni del municipio. Alla riunione convocata a Caltanissetta, c’erano il commissario liquidatore dell’Ato Giuseppe Panebianco, il vicesindaco Simone Siciliano insieme al dirigente Alberto Depetro, ma anche le organizzazioni sindacali, compreso il rappresentante della Uil Nicola Calabrese, e i vertici della General Service. Proprio il vicesindaco Simone Siciliano ha chiesto almeno una decina di giorni per cercare di valutare la fattibilità dei pagamenti che non sono ancora arrivati all’Ato. Senza i soldi del Comune di Gela, l’ente rischia di non poter garantire i servizi in discarica. “La soluzione estrema – dice Panebianco – l’abbiamo spiegata ai funzionari della prefettura. Si tratterebbe di chiudere Timpazzo. E’ un’opzione che non vogliamo neanche considerare. Senza i soldi del Comune di Gela, che è di certo il socio maggioritario dell’Ato, tutto diventa molto difficile”. La posizione dell’amministrazione comunale è chiara, ribadita anche da Siciliano. Il mancato adeguamento delle tariffe e l’indebitamento delle precedenti gestioni amministrative, non consentirebbero di rispettare i pagamenti dovuti all’Ambito territoriale. Adesso, dovrebbe partire la verifica dei conti in  municipio. “Purtroppo, non abbiamo ancora individuato una soluzione certa per la vertenza degli operai della General Service – dice il sindacalista della Uil Nicola Calabrese – l’amministrazione comunale ha chiesto del tempo e gli operai sono certamente da rispettare, dato che pur senza stipendi hanno continuato a lavorare in discarica”.

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