Gela. Si sono ufficialmente insediati i tre consiglieri comunali gelesi, il civico Massimiliano Giorrannello, la dem Lorena Alabiso e l’esponente Dc Armando Irti, che mancavano all’appello del consiglio dell’Unione dei Comuni, strutturata per monitorare il ciclo dei finanziamenti della nuova programmazione 2021-2027. Si aggiungono ai colleghi di Butera e Niscemi. Riprende di fatto l’attività di un organismo che salvo i primissimi passi non è ancora entrato nel vivo dell’agone, concentrato appunto sul focus della nuova programmazione dei fondi. In ballo, c’è una somma complessiva per i progetti che tocca quota ottanta milioni di euro. La Regione non ha ancora accelerato e l’Unione dei Comuni necessita di personale tecnico e di professionisti che possano seguire l’iter complesso dei progetti. Manca inoltre l’accordo di programma proprio con gli uffici palermitani.
Il Programma nazionale di assistenza tecnica Capacità per la Coesione 2021-2027 ha permesso di accogliere la richiesta per dodici innesti. Bisogna però concretizzare gli avvisi. Nel corso della seduta, sono passati alcuni emendamenti al regolamento proposti da Giorrannello. L’atto finale è stato approvato per definire le regole di funzionamento del consiglio. “L’Area urbana funzionale non è ancora un ente effettivo – ha detto il presidente del consiglio Di Menza – sulla carta c’è ma in pratica manca una struttura. Il dissesto di Gela e Niscemi incide sul Fua. Cosa ne dobbiamo fare di questo ente? Ci sono ancora i fondi?”. Di Menza ha chiesto una relazione scritta al dirigente Antonino Collura, che coordina anche l’Unione dei Comuni e l’Area urbana. Il presidente chiede certezze alla burocrazia e ai tre sindaci di Gela, Niscemi e Butera. Si terrà una nuova seduta, a stretto giro. “Tutti gli elaborati sono stati trasmessi entro la scadenza del giugno 2023 – ha riferito Collura – nel dicembre 2023 il percorso non si è chiuso perché la giunta regionale ha posto una questione di competenza sulla gestione degli iter e delle risorse territorializzate. Non è più il dipartimento programmazione ma l’assessorato enti locali. C’è stato questo passaggio”. Mancano i provvedimenti per l’attribuzione di competenze al Fua. Per Collura, ad oggi l’assessorato deve completare l’istruttoria per tutte le Unioni. “Non dipende da noi – ha aggiunto il dirigente – abbiamo adempiuto a tutto, compresa la richiesta per dodici figure da inserire. La discussione va affrontata su un tavolo regionale”. Il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti è certo che l’Unione dei Comuni potrà avere seguito come “ente autonomo”. Ci sarà l’individuazione del presidente della giunta. “C’è sintonia tra i sindaci – ha aggiunto Conti – cercheremo di chiudere il cerchio”. Ha ribadito che si tratta di “uno strumento essenziale che consente piena autonomia nella gestione delle procedure e dei progetti”. Sull’Unione si giocano equilibri strategici e i finanziamenti sono essenziali.