Gela. La polizia, negli scorsi giorni, durante i servizi di controllo del territorio, è intervenuta in contrada Mignechi, per segnalazione giunta al 112 di furto in atto. Gli agenti si sono recati immediatamente sul posto dove nel frattempo era arrivato anche il proprietario dell’azienda. Durante un’accurata perlustrazione dei luoghi vedevano due soggetti intenti a sottrarre i fili elettrici custoditi nei condotti murati, dopo aver danneggiato le prese e le pareti. Alla vista degli agenti i due uomini tentavano di darsi invano alla fuga. Venivano inseguiti e raggiunti nelle campagne limitrofe dai poliziotti. Messi in sicurezza i due fermati, un successivo controllo permetteva di rinvenire un ciclomotore utilizzato per raggiungere l’azienda agricola; da un controllo anche del mezzo si notava che presentava il telaio abraso e recava una targa dichiarata smarrita nel 2022.
Ulteriori accertamenti permettevano di appurare che uno dei due era in atto sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare; entrambi, inoltre, non risultavano in regola con le norme che regolano la permanenza sul territorio nazionale italiano. Dopo le formalità di rito, uno dei due soggetti, straniero senza fissa dimora oltre che irregolare, veniva tradotto presso il carcere di Balate, mentre l’altro veniva accompagnato presso il proprio domicilio, in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità. Entrambi gli arresti venivano, in seguito, convalidati dal gip. Allo stato le contestazioni sono solo provvisorie, trattandosi di una fase di indagine, in attesa di eventuale decisione definitiva. Negli scorsi giorni, imprenditori agricoli e operatori del settore hanno chiesto nella zona la presenza del sindaco Di Stefano a seguito di un aumento di furti e danneggiamenti.