Il pozzo senza fondo dei rifiuti, i servizi aggiuntivi del passato pesano sulle casse: la Tekra chiede 300 mila euro, sbloccato un primo anticipo

 
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Gela. Quasi trecentomila euro dovuti alla Tekra, società che gestisce

in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

I servizi aggiuntivi. Soldi maturati per una serie di servizi aggiuntivi autorizzati nel 2014, ma mai pagati. I manager della società campana hanno anche ottenuto un decreto ingiuntivo, emesso dal tribunale di Palermo. Quindi, il Comune deve pagare. Lo stallo sul consuntivo 2016, al momento, non permette di sbloccare per intero le somme. Allo stesso tempo, in più occasioni, i lavoratori della società hanno protestato per il ritardo nel pagamento degli stipendi. Per questa ragione, in maniera urgente, il direttore dell’esecuzione del contratto, il funzionario Valter Cosentino, ha chiesto lo sblocco di un primo anticipo, da centocinquantamila euro. Somme che verranno trasferite a Tekra, in attesa di regolarizzare gli equilibri finanziari dell’ente, con l’approvazione del rendiconto. Una scelta confermata proprio da un provvedimento, firmato dallo stesso Cosentino, e inoltrato al dirigente del settore Patrizia Zanone. Una cosa è certa, il sistema rifiuti continua a bruciare le risorse del Comune, a cominciare dal buco dei servizi aggiuntivi.

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