Gela. Quarantacinque lunghi giorni senz’acqua nonostante le continue telefonate agli operatori di Caltaqua. È l’assurda vicenda degli abitanti di via Darwin che da oltre un mese e mezzo sono costretti ad elemosinare l’acqua da amici e parenti quando anche le autobotti, pagate ben 120 euro, non sono disponibili a causa della lunga lista d’attesa. L’acqua non arriva nonostante tutti nella zona siano corsi ad acquistare motorini ed autopescanti. Ciò che viene tirata su è invece una grande quantità di detriti e pietrisco che intasano i contatori e le tubazioni.
Gravi disagi anche per gli esercenti della zona che si vedono costretti a chiudere le loro attività.