Gela. Sono finiti in manette, ad inizio giugno, perché accusati di aver avuto
un ruolo strategico in un presunto giro di auto di lusso rubate nel Nord Italia, soprattutto nella zona della provincia di Varese.
L’indagine sui furti d’auto. Adesso, però, si attenuano le esigenze cautelari nei confronti di due meccanici gelesi, per anni titolari di un’officina a Tradate. Secondo le accuse dei pm di Varese, proprio da quell’officina passavano le automobili rubate che venivano successivamente rimesse sul mercato. Lascia il carcere il quarantottenne Massimo Trainito, che è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Revocata la misura di custodia cautelare al figlio ventenne Giuseppe. I giudici del riesame di Milano, inoltre, hanno annullato l’ordinanza nei confronti della moglie di Trainito, finita a sua volta nell’indagine. Padre e figlio, difesi dall’avvocato Flavio Sinatra, erano stati arrestati in città. I carabinieri del reparto territoriale li avevano subito trasferiti nel carcere di Balate. Da quanto emerso dopo gli arresti, a rubare Mercedes e Range Rover erano alcuni ucraini che si sarebbero appoggiati proprio all’officina di Tradate, allora gestita dai meccanici gelesi. Tra gli arrestati, anche due cittadini ucraini e un quarantanovenne gelese.