Gela. Un nuovo incontro è già stato fissato per martedì prossimo.
L’incontro all’ufficio provinciale del lavoro. Intanto, si apre uno spiraglio per l’eventuale cassa integrazione straordinaria, che eviterebbe i licenziamenti tra i dipendenti Eurotec. I finanziamenti arriverebbero dai fondi per l’area di crisi complessa. Una soluzione già adottata per scongiurare i tagli alla Sudelettra. Questa mattina, sindacati e vertici aziendali hanno avuto un faccia a faccia all’ufficio provinciale del lavoro a Caltanissetta. Da una settimana, gli operai del gruppo metalmeccanico sono fermi, proprio per contestare i ventisei licenziamenti previsti nel piano di ristrutturazione aziendale, definito dalla proprietà e dal professionista che coordina la fase di concordato preventivo. Il rinvio a martedì è stato deciso anche a causa dell’assenza, al tavolo, del segretario provinciale della Fiom Cgil Orazio Gauci, vittima di un incidente stradale mentre raggiungeva Caltanissetta. Fortunatamente, non ha riportato gravi postumi. C’erano, invece, i segretari di Fim e Uilm, Angelo Sardella e Nicola Calabrese. Gli operai Eurotec, che comunque sembrano intenzionati a mantenere il presidio davanti ai tornelli della raffineria Eni di contrada Piana del Signore, hanno deciso di recarsi anche in prefettura, per informare dell’intera vicenda i funzionari nisseni. Oltre al no ai licenziamenti, chiedono il pagamento delle retribuzioni arretrate.
