Gela. L’ex discarica Cipollina, da anni ormai, è un bubbone ambientale
che non si riesce a curare.
Il percolato incombe ancora. Un anno fa, arrivò il sequestro deciso dai magistrati della procura, dopo l’accertamento dello sversamento di percolato da una delle crepe aperte a valle della vasca di raccolta. Indagini sono ancora in corso. Negli scorsi giorni, però, è scattato un nuovo allarme. I consulenti nominati dai pm, durante un sopralluogo sul posto, hanno riscontrato l’ennesimo pericolo di fuoriuscita del percolato, questa volta tale da minacciare la contaminazione dei terreni circostanti. Il sindaco Domenico Messinese, così, è stato costretto a firmare una nuova ordinanza che autorizza interventi d’urgenza per la messa in sicurezza del sito. Un’azienda locale è già stata incaricata, nel tentativo di evitare che lo sversamento di percolato possa estendersi alle aree adiacenti e ai terreni a valle. Da anni, si spendono soldi pubblici per coprire i costi della gestione post operativa dell’ex sito di conferimento dei rifiuti, ma la definitiva messa in sicurezza appare piuttosto difficile da completare.