Gela. Per il Partito democratico, in buona parte rilanciato dall’esito elettorale e con sei consiglieri comunali in municipio, le prossime settimane potrebbero voler dire scegliere un nuovo assessore. Il commissario cittadino Giuseppe Arancio, che sta lavorando nell’amministrazione Di Stefano, ha spiegato che lascerà a breve per “ragioni personali e di lavoro”. I dem dovranno individuare almeno una figura da collocare da subito nello scacchiere, indipendentemente dalle polemiche maturate a seguito di quanto spiegato dal sindaco Di Stefano, che non pare estraneo alla possibile apertura ad esponenti esterni alla coalizione. In questo periodo, Arancio si è mosso insieme ai riferimenti del Pd, anzitutto affiancato dal consigliere comunale Giuseppe Fava. “Per me, quella di Arancio è un’autorevolezza che non va dispersa – spiega – dobbiamo proseguire il lavoro già iniziato su più versanti. Mi riferisco al piano del demanio marittimo e al ciclo delle acque reflue ma anche al Prg, agli interventi di decoro urbano e ai finanziamenti. Ci deve essere continuità, sarebbe grave il contrario”. Fava, su questi temi, si è posto in prima fila insieme al partito e ad Arancio. “Il Pd deve continuare ad avere un ruolo da protagonista nell’amministrazione Di Stefano – dice inoltre – ci sarà una decisione condivisa rispetto al nuovo assessore. Un mio ingresso in giunta? Mi rimetto alla volontà del partito. Penso sia necessaria una riunione sia del Pd sia della maggioranza del sindaco”.
Il consigliere dem, comunque, fa intendere che l’attenzione andrebbe concentrata su altri versanti. “L’obiettivo fondamentale, per me, è sviluppare i temi della città – continua – dobbiamo dare risposte. E’ questo che mi interessa di più. Onestamente, le beghe politiche, spesso poco costruttive, mi lasciano indifferente. Dobbiamo portare avanti il programma e dare riscontri ai cittadini che hanno deciso di sostenerci”.