Agrigento 2025, amministrazione lavora a comitato: Gela-Brainstorming, “si crei task force”

 
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Gela. Agrigento 2025 potrebbe essere una porta importante anche per la città. L’anno prossimo la città dei templi sarà infatti capitale della cultura. La vicinanza territoriale e le relazioni storiche che ricadono nella classicità, fanno sì che l’amministrazione comunale stia già pensando ad un coordinamento per organizzare eventi e cercare di attrarre i flussi turistici. Il sindaco è intenzionato ad ufficializzare quello che al momento è stato indicato come Cts. Un comitato tecnico scientifico che possa individuare la direzione e selezionare eventi e manifestazioni. L’obiettivo è entrare nel circuito di Agrigento 2025. Da Gela-Brainstorming arriva intanto una proposta ufficiale: una task force da destinare proprio ad iniziative connesse ad Agrigento 2025. Il gruppo ha scritto al sindaco Di Stefano e all’assessore Favitta.

Nella comunicazione si precisa che “è noto che dal 1 gennaio 2025 Agrigento sarà la Capitale Italiana della Cultura 2025 ed è altresì noto che Gela è la madrepatria di Agrigento (nel 580 a.c. Aristonoo e
Pistilo da Gela partirono alla volta del fiume Akragas per fondare una nuova colonia). Alla scrivente sembra fondamentale arrivare al 2025 con un piano organizzato in modo da rendere presentabile un’offerta ai curiosi che verranno a Gela per vedere questa “patria” di Akragas”. Attraverso il presidente Davide Ferrara, si chiede “al Comune di Gela di avere una delega specifica per l’organizzazione di una “Task Force” operativa con compiti e funzioni specifiche nei confronti degli uffici per lavorare alla creazione di uno spazio espositivo civico, all’organizzazione di percorsi turistici, alla creazione di un menù delle tipicità gelesi e con il compito di relazionarsi nei confronti della Regione Siciliana e degli onorevoli del territorio per l’apertura dei Musei”. Gela-Brainstorming potrebbe essere alla testa della task force. “L’associazione Gela-Brainstorming si propone di essere alla guida del gruppo di lavoro per snellire le procedure e per cercare di lavorare per obiettivi. La task force non deve essere una consulta rappresentativa ma un gruppo di lavoro
operativo che lavora obiettivo per obiettivo”, concludono.

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