Gela. I pm della procura hanno chiesto il rinvio a giudizio
e, a settembre, scatterà l’udienza preliminare.
L’indagine sulla gestione dell’Ato rifiuti. Tra gli imputati, dopo un’indagine che ha portato a valutare una serie di appalti, consulenze e affidamenti, tutti legati all’Ato Cl2, ente in liquidazione, c’è anche l’attuale commissario Giuseppe Panebianco. Le verifiche, condotte dai militari della guardia di finanza e dagli stessi magistrati della procura, si sono concentrate soprattutto su procedure risalenti a cinque anni fa. Affidamenti di lavori ma anche consulenze professionali, gli atti sono finiti sotto la lente di ingrandimento degli investigatori. A maggio, i pm hanno chiuso le indagini, basate su una vastissima documentazione. Tra le ipotesi di accusa, non si escludono neanche presunte intese illecite tra imprenditori, professionisti e funzionari dell’Ato ambiente e del Comune. Accuse che, già in fase di indagine, sono state respinte dagli imputati, compreso il commissario liquidatore dell’Ato, che ha sempre ribadito la regolarità dei suoi atti gestionali. Per i magistrati della procura, invece, le contestazioni mosse sono fondate, tanto da indurli a richiedere il rinvio a giudizio. Sarà il giudice dell’udienza preliminare, adesso, a valutare l’intera vicenda.