Gela. Sono insieme nella giunta del sindaco Di Stefano e seppur con tempi differenti si sono posti come pilastri del progetto politico che ha trovato riscontro nelle urne delle amministrative. Grillini e dem, in queste settimane anche in città, sono accomunati inoltre dalla stessa piattaforma rivendicativa, quella lanciata a livello nazionale dalle forze progressiste e dal sindacato, contro la legge sull’autonomia differenziata, spinta invece dal governo. I democratici da alcuni giorni hanno allestito un banchetto notturno a Macchitella e fino a domani sarà possibile sottoscrivere l’iniziativa verso il referendum. Chiaramente, la decisione del partito locale trova la piena condivisione di tutti i dirigenti, impegnati a loro volta, e dei rappresentanti istituzionali (consiglieri e assessori). Ieri, in piazza Umberto I, e replicheranno domenica, dalle 18:30 sul lungomare Federico II di Svevia, i grillini del Movimento cinquestelle si sono organizzati a loro volta per raccogliere le firme contro la contestata normativa. Anche in questo caso, in prima fila ci sono parlamentari locali, consiglieri comunali e assessori. Un passo che in città è stato mosso dai sindacati, dal laboratorio “PeR”, da Iv e dal partito comunista, con ulteriori iniziative.
Il percorso volto a contestare il provvedimento del governo nazionale, per i progressisti varato a solo svantaggio dei territori già in crisi profonda, segna un ulteriore passo nei rapporti, pure locali, tra gli esponenti M5s e i dem. Negli anni si sono sempre osservati reciprocamente con qualche diffidenza ma adesso stanno trovando un’amalgama, favorita dal dialogo piuttosto ben avviato a Roma e in città dalla vittoria della coalizione Di Stefano, che ha sancito una certa rinascita politica, in termini di numeri e di rappresentanza, per entrambi i partiti. Il “modello Gela” passa anzitutto da loro. Lo stesso sindaco ha tutto l’interesse affinché il progetto amministrativo possa andare avanti senza scossoni e anzitutto con la piena condivisione dei democratici e degli esponenti M5s. Non a caso, Di Stefano, in campagna elettorale, ha toccato alcuni dei temi sensibili per i progressisti, a partire dall’autonomia differenziata e da ciò che comporterebbe per le aree svantaggiate.
Modello Gela senz’acqua.