Gela. Ormai da tempo non vanno più alla ricerca di punti di convergenza ma nulla esclude che le loro strade possano incrociarsi nuovamente, qualora ci fosse un’intesa ampia a livello romano. Nei prossimi mesi, in città, sarà più chiaro il futuro di due gruppi dell’area moderata, che però hanno fatto scelte diametralmente diverse. Di un nuovo terzo polo spesso si discute, sul fronte nazionale. Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi sono tra le sigle di riferimento. L’ex premier, in questa fase, addirittura non disdegna la prospettiva progressista, attraverso un ritorno al dialogo con i dem e con i grillini (invece assai restii). In città, Iv è all’opposizione della giunta Di Stefano e in consiglio ha un proprio rappresentante, Alberto Zappietro. Per ora, i vertici territoriali escludono cambi di rotta, anche se il riferimento provinciale, Giuseppe Ventura, ha spiegato che “Italia Viva non è nel centrodestra”. Ciò che accadrà a Roma potrebbe incidere sulle mosse territoriali nonostante i renziani siano stati uno dei motori di propulsione che ha poi portato alla candidatura a sindaco dell’ingegnere Grazia Cosentino. A Roma e in alcune Regioni, come l’Umbria, Iv e Azione stanno discutendo di una prospettiva magari comune. In città, i calendiani sono invece nella giunta del sindaco Di Stefano.
Luigi Di Dio ha deleghe importanti, in primis quella ai lavori pubblici. Fin dall’inizio, il gruppo cittadino ha fatto una scelta netta: stare con i distefaniani senza se e senza ma. L’esperimento della lista elettorale condivisa con la civica “Ripartiamo da zero” non ha sortito gli esiti probabilmente sperati. Non è stata raggiunta la soglia dello sbarramento ma Di Stefano non ha voluto lasciare indietro nessuno e tra gli alleati proprio i calendiani hanno avuto ingresso in giunta. Di Dio, così come l’ex assessore Francesca Caruso, sono i riferimenti del partito. Dopo il periodo estivo, probabilmente confrontandosi con i vertici provinciali, decideranno se dare seguito al progetto.