CATANIA (ITALPRESS) – Un prelievo multiorgano da donatore in morte cerebrale è stato eseguito presso la Rianimazione Centro dell’ARNAS Garibaldi di Catania, diretta da Daniela Di Stefano, in costante collaborazione con il Centro Regionale Trapianti diretto da Giorgio Battaglia. Il donatore è stato un giovane paziente di 42 anni, deceduto per le gravissime condizioni cliniche.Il prelievo multiorgano, si legge in una nota, è stato un complesso lavoro di “squadra” e ha richiesto l’attivo coinvolgimento del Direttore Generale, Giuseppe Giammanco, nonchè l’efficiente collaborazione con le altre unità operative coinvolte, quali l’Unità di Patologia Clinica, l’Unità di Immunologia e Medicina Trasfusionale, l’Unità di Neurologia, l’Unità di Radiologia, l’Unità di Cardiologia e l’Unità di Oculistica.Si tratta, prosegue la nota, di una procedura di alta complessità clinica, in cui l’efficacia del percorso “osservazione-mantenimento-prelievo-trapianto” rivela l’elevato livello di competenza e professionalità da parte del personale sanitario dell’UOC di Anestesia e Rianimazione.L’attività della Rete Aziendale è iniziata con la convocazione della Commissione per l’Accertamento della Morte Cerebrale costituita dalla dottoressa Cefalù, dal dottore Cavallaro, dalla dottoressa Panebianco, a cui ha fatto seguito la segnalazione al CRTO, diretto dal dottore Scafidi, inoltrata dal Coordinatore Locale Aziendale, dottoressa Bonanno, e dal CPSI di Coordinamento, dottore Piazza, con la conseguente trasmissione di tutti i dati clinici indispensabili per la valutazione degli organi idonei per il prelievo e per l’identificazione dei rispettivi riceventi a livello regionale e nazionale.Sono stati ritenuti idonei al trapianto il fegato, che è stato prelevato dall’ISMETT, il rene destro ed il rene sinistro prelevati dal Policlinico di Catania, nonchè le cornee prelevate dal dottore Longo, referente aziendale per il prelievo delle cornee.“I risultati dell’Arnas Garibaldi, riconosciuti a livello regionale e nazionale – sottolinea la nota -, testimoniano la forte volontà della Direzione Strategica Aziendale, oltre alla professionalità dei Sanitari coinvolti”. “Appare fondamentale sottolineare – fanno sapere dall’Arnas Garibaldi – la generosità, l’alto senso civico ed umano del donatore, che in vita o tramite il consenso dei propri familiari, ha accettato di donare, volendo così garantire una continuità di vita ad altri pazienti. Questo grande e nobile gesto del donatore, e dei familiari sebbene provati dall’immenso dolore della perdita, non ha facili parole per potere essere definito, ma senz’altro è una grande prova di umana solidarietà”.– foto ufficio stampa Arnas Garibaldi di Catania –(ITALPRESS).