Gela. I rapporti istituzionali tra i vertici dell’Assemblea territoriale idrica e l’amministrazione comunale si stanno consolidando, soprattutto davanti all’esigenza di fronteggiare l’emergenza che si è subito parata davanti al sindaco Di Stefano e alla sua giunta. Gli interventi per rafforzare la dotazione d’acqua destinata alla città sono stati effetto diretto proprio del confronto tra Ati, presieduta dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, e Palazzo di Città. La crisi non è superata ma i picchi di qualche settimana fa sembrano alle spalle. Uno dei versanti che viene seguito con attenzione è quello delle frazioni balneari. La rete idrica a Manfria, attesa da anni, dovrebbe vedere la luce entro i prossimi mesi. La finalizzazione del finanziamento arrivò con la precedente amministrazione comunale. “I lavori sono attualmente fermi per via della stagione estiva e delle temperature – dice il consigliere comunale dem Antonio Cuvato che si occupa di questo iter da anni – pensiamo che i cantieri possano essere completati entro fine anno. Del resto, è interesse di tutti”. Nella frazione balneare venne innestata una rete solo parziale, attraverso un consorzio privato che però non serve tutta la zona. I dubbi più pressanti riguardano invece la rete fognaria che dovrebbe toccare Manfria e Roccazzelle.
Non ci sono vere novità sul finanziamento. “Un primo lotto, quello dell’impianto di sollevamento, è in fase di concretizzazione – aggiunge Cuvato – per quanto riguarda la rete fognaria capillare, la politica deve farsi sentire. E’ un tema che abbiamo iniziato ad affrontare da subito, con diverse interlocuzioni. Se la Regione non concedesse lo stanziamento sarebbe un autogol clamoroso, dato che si tratta di un progetto in continuità con quello del sistema di sollevamento”. Cuvato, ora consigliere comunale del Pd, già alla guida dell’associazione Viviamo Manfria per anni ha condotto iniziative affinché la vicenda non venisse avvolta dalla stasi burocratica e appunto politica.
Buona sera
Tanto è l impegno dell’amministrazione che a fondo iozza manca l acqua da 5 giorni, e i politici pensano ai villini 2 case magari loro stessi proprietari a portargli l acqua…. secondo voi siamo di serie B?
Ma l assessore Franzone è fuori Gela? Ha esaurito le interviste?