L’elezione di La Rosa pilotata dai boss, gli indagati nell’inchiesta “Polis” si sono difesi al riesame

 
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Niscemi. Dopo gli interrogatori degli scorsi giorni, gli indagati nell’inchiesta “Polis”, per il tramite

dei difensori, si sono presentati davanti ai giudici del riesame di Caltanissetta.

Gli indagati al riesame. L’ex sindaco Francesco La Rosa, il suo assessore Carlo Attardi e tutti gli altri coinvolti, accusati di aver chiesto un presunto intervento dei boss locali di cosa nostra, capaci di pilotare la loro vittoria alle amministrative di cinque anni fa, si sono nuovamente difesi. Al riesame, i legali di fiducia hanno chiesto di rivedere le misure cautelari imposte agli indagati e l’annullamento dei provvedimenti firmati dai magistrati. Non ci sarebbero elementi certi, infatti, per confermare le accuse contestate non solo a La Rosa e Attardi, ma anche al padre dell’ex assessore Giuseppe Attardi, a Salvatore Ficarra, Francesco Spatola, Salvatore e Giuseppe Mangione. I loro legali, gli avvocati Flavio Sinatra, Francesco Spataro, Giuseppe D’Alessandro ed Enrico Trantino, per ore, hanno cercato di smontare quanto sostenuto dai pm della Dda di Caltanissetta. In aula, le tesi dell’accusa, invece, sono state confermate dal pubblico ministero Luigi Leghissa. A questo punto, solo nei prossimi giorni si conoscerà il verdetto.

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