“Progetto va avanti”, Lo Nigro: “Amministrazione da valorizzare, Di Stefano sbaglia su Corte Conti”

 
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Piero Lo Nigro

Gela. Nella prima fase di pianificazione strategica per le amministrative, il suo è stato tra i nomi dei papabili alla corsa per la poltrona di sindaco. Il cosiddetto tavolo dei moderati lo propose all’agorà politica, che alla fine si determinò per il neo sindaco Di Stefano. Piero Lo Nigro, storico riferimento dell’area socialista locale, che al tavolo dei moderati aveva scelto di sedere nell’ottica di un percorso amministrativo, ribadisce comunque che “il progetto va avanti”. “L’assenza di un riferimento puramente socialista alle amministrative – dice – ha indotto esponenti di quest’area a collocarsi in altre liste, in quelle di Pd, Mpa, cinquestelle ed anche nel contesto civico. Ci stiamo sicuramente muovendo. È necessario oltre che giusto rimettere in campo un’area socialista”. Durante la campagna elettorale, conclusasi poi con le urne che hanno consegnato la vittoria a Di Stefano, le interlocuzioni non sono mancate. Lo Nigro spiega che i primi passi mossi dal sindaco e dalla sua giunta non permettono allo stato di dare un giudizio completo. Servirà tempo. “Auguro a questa amministrazione un percorso che permetta di rispettare il programma elettorale – aggiunge – gli elementi ancora ad oggi non sono tanti e tali da permettermi un giudizio. È un’amministrazione che va valorizzata e guardata con attenzione. C’è la disponibilità all’aiuto, ci sono iniziative serie in campo e sto contribuendo. Mi auguro che l’interlocuzione politica sia libera e di sana responsabilità. Non prevalgano le logiche di partito”.

Lo Nigro, sotto questo profilo, è ancora più diretto. “Se per il Pd deve valere un principio che non piace agli altri e nascono i veti incrociati, non si va da nessuna parte – precisa – questa è una città che a torto o a ragione è stata massacrata e offesa. Quando succedono queste cose la responsabilità è di tutti. Sia di chi è stato protagonista diretto sia di chi ha solo guardato senza dire nulla. Non ci sono omaggi per nessuno, questo deve essere chiaro”. L’esponente socialista, che nel tempo ha rivestito ruoli politici e amministrativi, si sofferma infine sulla vicenda finanziaria di Palazzo di Città. “In questa situazione del dissesto, che molti utilizzano, anche il sindaco ha sbagliato – conclude – ha ricordato l’azione della procura della Corte dei Conti e il fatto che sotto la sindacatura Fasulo la gran parte dei consiglieri pagò. È vero che Di Stefano non accettò di pagare ma chi lo fece non fu responsabile. La sentenza dice altro. Il sindaco deve saper conciliare linguaggio ad azione. Tanti consiglieri di quel periodo ce li ha tra gli scranni proprio ora. Deve avere le idee chiare. Ha tutte le qualità e noi siamo qua per aiutarlo”. Lo Nigro fa intendere che le aperture non mancheranno ma seguendo un criterio di reciproco rispetto politico.

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