Gela. Dopo il rinvio di alcune settimane fa, i prossimi giorni dovrebbero essere quelli utili per un primo confronto tra il sindaco Terenziano Di Stefano e i vertici dell’Autorita’ portuale della Sicilia occidentale, con in testa il presidente Pasqualino Monti. Proprio l’Autorita’ ha ormai da tempo in gestione tutti i siti portuali locali, compreso il porto rifugio da anni in stasi totale causa insabbiamento. Il primo cittadino lo aveva riferito di recente, vuol chiedere una tabella precisa delle attività propedeutiche per arrivare ai lavori finalizzati all’escavo e alle operazioni sul braccio di ponente. L’accordo attuativo è stato definito con l’amministrazione Greco ma va finalizzato. I lavori nel sito locale non sono più procrastinabili. I progetti passano anche da uno sbocco a mare essenziale come quello del porto rifugio né possono ritenersi decisivi i recenti interventi per il canale interno, solo provvisorio. A breve, dovrebbero vedere la luce i lavori per la banchina di riva, altra opera collaterale. L’incontro si sarebbe dovuto tenere domani ma anche in questo caso è stato spostato, per impegni istituzionali di Monti. Si terrà una video-call la prossima settimana.
Interlocuzioni ci sono state, con una riunione, anche tra la stessa Autorità e il comitato pro-porto che da anni segue vicende spesso travagliate. Il sindaco Di Stefano ha affidato la delega in materia all’assessore dem Giuseppe Arancio che sta seguendo la vicenda. Sarà direttamente il primo cittadino a fare un quadro complessivo con Monti e con i tecnici dell’Autorita’. Serve un’accelerazione per dare finalmente un volto vero alla portualità locale. Dovrebbe essere proprio la struttura palermitana a farsi carico dei costi maggiori come già deciso durante l’amministrazione Greco.