Gela. Non ha ancora un riferimento preciso di partito ma sicuramente il consigliere comunale Angelo Caci sta all’opposizione della giunta Di Stefano. I segnali non sono mancati neppure durante la votazione su Pef del servizio rifiuti e tariffe Tari. Ora, rilancia la necessità di “cambiare passo”. “Bisogna smetterla con la politica propagandistica e clientelare, una politica debole e senza idee, finalizzata soltanto a vivacchiare, intenta e attenta solo a spartire incarichi. La nostra città è in grande emergenza su tutti i fronti, siccità e carenza idrica sia in agricoltura che nelle case, molta gente mi scrive disperata. Ci sono un aumento delle tasse su tutti i servizi, dalla Tosap alla Tari, un piano regolatore che ha totalmente bloccato lo sviluppo edilizio del territorio, uffici e servizi comunali inefficienti, sanità al collasso, la Ghelas che sembra essere un’agenzia interinale piuttosto che una società di servizi e quindi andrebbe ristrutturata e valorizzata. Infine, l’accumulo di debiti che ha portato al dissesto finanziario è esattamente la fotografia politica degli ultimi vent’anni. Adesso però serve cambiare passo, serve trovare soluzioni tecnicamente ed economicamente valide e soprattutto attuabili con programmi di breve, medio e lungo termine”, dice Caci. L’approccio iniziale dell’amministrazione non lo entusiasma nonostante le aperture concesse alla minoranza.
“Serve stabilire le priorità e trovare soluzioni che possano generare servizi efficienti, vivibilità e sviluppo economico in un territorio fortemente depresso. Basta con interviste, slogan, articoli sui giornali, la città e i cittadini sono disperati. È passato già il primo mese dall’insediamento della nuova amministrazione ma i segnali di continuità politica con il passato mi sembrano molto evidenti e preoccupanti. La città ha grandissime potenzialità – continua – ma per amministrare ci vuole grande coraggio, competenza e soprattutto grande visione. A parte le mille soluzioni proposte in campagna elettorale, che mi sembrano già svanite, non ho ancora visto o sentito proposte tecnicamente valide per risolvere i vari problemi in modo strutturale e definitivo, non si può andare avanti continuando a tappare buchi”. Addirittura il consigliere mette in discussione le capacità di sindaco e assessori davanti agli scogli amministrativi che si sono subito concretizzati. “A volte ritengo ci vogliano coraggio e sapienza nel mettersi da parte quando si capisce che la montagna da affrontare è più alta del previsto. E’ vero che siamo soltanto al primo mese di amministrazione, ma se il buongiorno si vede dal mattino, sono seriamente preoccupato. Consiglio di impegnarsi seriamente per i nostri figli e per le future generazioni”.