Gela. Quello del decommissioning delle condotte non più in uso, un tempo destinate ai flussi di idrocarburi nel ciclo di produzione di Eni, è tra i punti che rientrano negli interventi che anche diversi protocolli istituzionali pongono in capo alla multinazionale. Di recente, gli uffici regionali hanno avviato l’iter per la Valutazione di incidenza ambientale, attivata da Enimed. Si tratta delle operazioni finalizzate allo smantellamento e alla rimozione delle condotte che collegano il pozzo “Gela 15” all’area del terzo Centro raccolta olio. Nella relazione tecnica, viene riportato che la finalità è “effettuare il decommissioning delle condotte interrate, inteso come l’insieme delle operazioni, congiunte o disgiunte tra loro, necessarie ai fini della pulizia impiantistica preliminare, della demolizione e della rimozione”. Agli uffici regionali sono stati trasmessi tutta la documentazione tecnica e i vari riferimenti progettuali.
Negli scorsi mesi, una comunicazione in tal senso era stata indirizzata anche a Palazzo di Città. Gli interventi daranno modo, stando a quello che viene precisato nelle carte trasmesse a Palermo, “di riportare le zone di intervento nelle condizioni originarie”. Quelle destinate alla rimozione sono condotte che in passato hanno permesso il trasporto di “idrocarburi liquidi” ma “successivamente sono state poste fuori esercizio previa ciecatura alle estremità”.
E fu così che dopo la Raffineria nel 2014… É arrivata anche la fine di ENIMED. Adesso faranno finti accordi come nel 2014 e Gela si spopolera’ ancora di più. Ah no… Vivremo di turismo dimenticavo. Hahahha