Gela. La Corte di Cassazione, per la seconda volta, ha accolto le richieste dei difensori
di sei imputati, tutti coinvolti nel blitz antimafia “Malleus”.
L’indagine “Malleus”. Per le difese, infatti, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta Francesco Lauricella va ricusato. Il magistrato, in passato, si è già pronunciato sull’esistenza della riorganizzata famiglia Rinzivillo, accuse che adesso vengono mosse proprio ai sei. Il giudizio abbreviato è stato scelto da Antonio Radicia, Ivan Casciana, Giuseppe Domicoli, Salvatore Stimolo, Baldassarre Nicosia e Giuseppe Placenti. I giudici romani hanno disposto l’annullamento senza rinvio. Anche la procura generale ha chiesto un verdetto favorevole alle difese. Dopo un primo pronunciamento dello stesso tipo, i giudici della Corte di appello di Caltanissetta avevano scelto di non darvi seguito. Lo stesso gup Lauricella aveva sollevato la sua possibile incompatibilità. Adesso, gli atti ritornano alla Corte di appello di Caltanissetta che dovrà adeguarsi a quanto deciso dai magistrati di Cassazione. Il procedimento a carico dei sei imputati è fermo da tempo, proprio in attesa di una decisione sulla ricusazione sollevata dalle difese. Gli imputati sono accusati di aver fatto parte di un gruppo impegnato nello spaccio di droga in città proprio per conto della famiglia mafiosa dei Rinzivillo. Il ricorso in Cassazione è stato proposto dai difensori, gli avvocati Flavio Sinatra, Giacomo Ventura, Davide Limoncello, Carmelo Tuccio, Cristina Alfieri e Paola Turco.