Gela. La situazione dell’erogazione idrica a Manfria rimane complicata e lo conferma il presidente del comitato per lo sviluppo della frazione balneare Maurizio Cirignotta. “In considerazione dell’attuale crisi idrica con molti cittadini della zona alta, tra i quali anziani e disabili, che non usufruiscono da decine di giorni del regolare approvvigionamento di acqua, in quanto da parte del gestore privato della rete, “Divina Acquedotti” di Riesi su concessione del “Consorzio Piana Marina”, non è stata attuata una minima azione tecnica per sezionare o favorire la rete. Tutto viene lasciato al caso favorendo sempre le stesse persone, con la scusa della bassa portata inviata da Siciliacque. Le leggi vigenti pongono le responsabilità per interruzione di pubblica utilità con danno alla salute umana e in questo caso per mancanza di acqua potabile è sancito dagli articoli 331 c.p e 340 c.p. ogni essere umano ha bisogno di almeno 35 ml di acqua per ogni kg di peso corporeo, in età dai 18 ai 65 anni, che aumentano in caso di disabilità o vecchiaia. La condizione createsi di cautela sanitaria che richiama l’art. 32 Cost. ove si prevede che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” e che pertanto, nella situazione di emergenza, il bene “salute” appare decisivo in ogni situazione nella quale il problema possa prospettarsi”, spiega.
Le disfunzioni stanno proseguendo. “La salute come bene primario in questo caso però viene messo in secondo piano favorendo una multisettorialità del problema patologico, da sofferenza idrica che interviene alle varie età e specie nei portatori di malattie croniche che devono sopperire a psicosi e manifestazioni depressive, conseguenti all’abuso istituzionale perpetrato nella creazione di un clima di insicurezza fisica. Si chiede agli organi competenti di istituire una fase per le emergenze idriche in Sicilia con il compito di attuare una erogazione sostitutiva di acqua per tutti e non solo per pochi con eventuale nomina di un commissario prefettizio che possa operare al meglio. Si coglie occasione per ringraziare Il sindaco, l’assessore allo sviluppo economico e il responsabile della Protezione Civile Ing. Roberto Capizzello per l’impegno profuso in relazione alla richiesta di autobotti sostitutive alle famiglie in criticità. Ma il momento è difficile per la zona alta di Manfria soffre perché la portata non permette accumulo”, conclude Cirignotta in una nota trasmessa pure agli uffici ministeriali e alla prefettura.