“Crisi idrica risolta in parte, continuiamo a lavorare”, Franzone: “Natura nostra lista non cambia”

 
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L'assessore Filippo Franzone

Gela. L’emergenza idrica continua ad essere il punto focale di questo inizio di attività istituzionale per la giunta del sindaco Di Stefano. L’assessore Filippo Franzone sta seguendo passo dopo passo tutte le evoluzioni che, al momento, hanno permesso di attenuare la crisi, con il ritorno all’erogazione ogni due giorni. “Siamo riusciti ad arginare la situazione – dice Franzone – ora, si può lavorare con meno pressione ma vogliamo superare anche quelle poche sacche di mancata erogazione che ancora ci sono. Con i due nuovi pozzi Pantanelli siamo convinti che la situazione generale migliorerà ancora”. Proprio i due nuovi pozzi, l’investimento per Bubbonia, più acqua dal Ragoleto e la fonte in territorio vittoriese, sono stati i primissimi punti del confronto con Caltaqua e con l’Ati idrica. Il servizio ha spesso stentato nel tempo ma la nuova amministrazione si è trovata davanti ad un’emergenza piena e conclamata, con forniture razionate fino a quattro giorni. “Vogliamo affrontare alla radice il problema e continuiamo a lavorare in questa direzione – aggiunge Franzone – siamo intervenuti anche per le frazioni balneari che erano in difficoltà”. Sul piano dello sviluppo economico, delega che il sindaco gli ha attribuito, l’assessore intende avere un confronto costante con tutte le organizzazioni datoriali e gli operatori. “Ci vedremo periodicamente per programmare ciò che bisogna fare per migliorare il tessuto economico locale”, precisa. Su un fronte strettamente politico, Franzone arriva da un buon risultato alle amministrative.

La sua candidatura a sindaco ha generato numeri, probabilmente all’inizio non pronosticabili. L’assessore e il suo gruppo, che al turno di ballottaggio si sono schierati con Di Stefano, non intendono cambiare pelle. “L’esperienza della lista Franzone va avanti – conclude – non vogliamo mutarla. C’è un gruppo compatto che lavora e vorremmo trasformarci in un movimento ma in modo graduale”. Franzone e i suoi ribadiscono comunque che la loro prospettiva non è quella dei partiti piuttosto di un civismo focalizzato esclusivamente al territorio.

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