Gela. Il copione in aula non è cambiato neanche sulle tariffe Tari. Quattordici consiglieri di maggioranza hanno approvato l’atto. I distefaniani vanno avanti uniti. L’opposizione, con qualche assenza in più rispetto alla prima votazione sul Pef, non ha rinunciato alla linea dell’astensione (cinque consiglieri astenuti). Di Stefano si è detto pronto a sfruttare, insieme agli uffici comunali, “qualsiasi economia che possa ridurre la quota della Tari per i cittadini”. Davanti all’aula è stato piuttosto realista. “Abbiamo cercato di ridurre al minimo, per un nucleo familiare di quattro persone parliamo di una media di cinquanta euro in più. Gli aumenti maggiori saranno per gli operatori del food”, ha riferito.
“Con il dissesto non si può fare diversamente – ha continuato – ma siamo pronti a lavorare per uscire prima possibile da questa situazione”. Dopo la presidenza del consiglio comunale, la maggioranza non arretra né perde pezzi neppure su Pef e tariffe Tari.