Gela. Il rafforzamento della dotazione idrica destinata alla città è stata una delle prime sfide, obbligate, che l’amministrazione comunale si è trovata ad affrontare, davanti ad un’emergenza conclamata. Dai due nuovi pozzi Pantanelli arriveranno quantitativi ulteriori. Il sindaco e la sua amministrazione hanno insistito pure sul Ragoleto, attraverso Eni, e il presidente Ati Massimiliano Conti ha annunciato un finanziamento da circa tre milioni di euro per la fonte di Bubbonia. Sono tutti spiragli in un sistema idrico locale che nel tempo ha segnato il passo, solcato da tante ombre e poche luci. Negli uffici palermitani della Regione passano, in gran parte, le sorti di finanziamenti consistenti del programma Fsc 2021-2027. Le gare erano già state espletate per la riqualificazione degli impianti di potabilizzazione Troina, Fanaco, Sambuca, Gela e Blufi e per quella del potabilizzatore locale, da categoria A2 a categoria A3.
I funzionari del dipartimento acqua e rifiuti hanno confermato stanziamenti e primi anticipi per gli interventi. La riqualificazione del potabilizzatore locale si basa su un progetto da oltre sei milioni di euro. Il finanziamento pubblico riconosciuto a Siciliacque è di 4.175.000,00 euro (il resto sarà garantito con somme dell’azienda), sempre attraverso il programma Fsc 2021-2027. Il Ministero aveva ricompreso questi interventi nell’elenco di quelli finanziabili, perché strategici rispetto al sistema idrico territoriale. Su questo progetto, la Regione ha rilasciato un decreto che stanzia oltre 830 mila euro, a titolo di anticipazione. Per ciò che concerne la riqualificazione degli impianti di potabilizzazione Troina, Fanaco, Sambuca, Gela e Blufi, invece, l’anticipazione è di poco superiore ad 1.280.000 euro. In entrambi i casi, il soggetto attuatore è Siciliacque.