Gela. La vicenda degli immobili abusivi sembra essersi arenata in consiglio comunale. La scorsa settimana, tra commissioni da rivedere e numero legale saltato, non c’è stata la possibilità di approvare
l’atto che porterebbe a dichiarare la pubblica utilità di sette immobili, in attesa praticamente da tre anni.
“Il regolamento è un passo successivo”. Senza questa dichiarazione e con un’ordinanza di demolizione già emessa, dopo l’inottemperenza, l’unica indicazione che arriva dalla legge in materia è quella di abbattere gli immobili. Una soluzione che, almeno sulla carta, il consiglio comunale cercherà di evitare. “Non c’è bisogno di attendere un regolamento che abbiamo già presentato ad aprile e non capisco perché non sia ancora arrivato in aula – dice il consigliere comunale Guido Siragusa – il Partito Democratico vuole salvare gli immobili abusivi diventati, nel corso del tempo, le uniche abitazioni per tante famiglie che hanno investito cospicui risparmi. Non si possono fare giochetti politici. La legge parla chiaro, con un ordine di demolizione già emesso, l’immobile abusivo acquisito al patrimonio del Comune va abbattuto. Per evitarlo, bisogna dichiararne la pubblica utilità. Questo spetta al consiglio”. Sono circa centoquarantasette gli immobili abusivi già acquisiti al patrimonio del Comune, su un totale di almeno settecento pratiche. Un patrimonio immobiliare vastissimo che, senza pubblica utilità, rischia e non poco. “Invito i colleghi a valutare quanto stabilito dalla legge – dice ancora – votiamo subito la pubblica utilità di questi sette immobili, così eviteremo l’abbattimento che potrebbe arrivare da un giorno all’altro. Il regolamento è un atto importante, ma successivo. Non voglio neanche pensare che possano esserci consiglieri intenzionati a far abbattere le abitazioni dei nostri cittadini. Più che dare importanza alle commissioni, dovremmo dare priorità agli immobili abusivi”.