Gela. L’autonomia differenziata e il percorso istituzionale avviato mettono a repentaglio soprattutto i Lep, livelli essenziali di prestazione. Un iter, varato su insistenza di precise forze del governo nazionale, che il gruppo consiliare cinquestelle ritiene debba essere contestato, direttamente dall’amministrazione. I consiglieri pentastellati Francesco Castellana, Lucia Lupo e Vincenzo Tomasi, hanno sottoscritto una mozione che sarà trattata nel corso della prima seduta utile dell’assise civica. Il testo, molto articolato, indica le ragioni del no alla sperequazione di diritti e prestazioni, distinti per territorio. “L’autonomia differenziata così regolata porterebbe pertanto ad accentuare le già gravi diseguaglianze territoriali, tanto da compromettere l’unità della Repubblica, indicata dall’articolo 5 della Costituzione”, si legge nella mozione.
I cinquestelle si rivolgono all’amministrazione comunale affinché si impegni ad “inoltrare in ogni forma e ad ogni livello istituzionale, parlamentare, governativo, regionale, il contenuto della presente mozione quale espressione di volontà della rappresentanza della propria comunità”. Inoltre, secondo il gruppo consiliare M5s, l’amministrazione dovrà “in tutte le sedi istituzionali e di rappresentanza dei Comuni italiani tenere conto della presente mozione quale espressione politica della comunità gelese anche al fine di promuovere l’adesione del Comune a interventi, determinazioni, ricorsi e ogni altra forma di contrarietà all’autonomia differenziata che venisse stabilita”. Il consiglio, invece, dovrà esprimere “posizione di disapprovazione rispetto alla legge 86/2024 di introduzione del sistema di autonomia regionale differenziata per le evidenti ripercussioni negative che la sua attuazione avrà sul sistema dei diritti essenziali del nostro paese e, segnatamente, delle comunità socio-economiche più deboli, per la forma di assegnazione della compartecipazione al gettito tributario che penalizzerà le Regioni più deboli e rafforzerà ulteriormente quelle più ricche, per l’evidente rischio di minare l’unità nazionale, in termini istituzionali e di riconoscimento dei diritti dei cittadini”. Sempre dall’aula i cinquestelle si aspettano che indichi “preoccupazione per l’avvio del procedimento di autonomia differenziata regionale senza che prima siano stati effettuate le necessarie determinazioni dei costi dei fabbisogni standard e conseguentemente dei Lep, che dovrebbero assicurare invece l’eguaglianza dei diritti per tutti i cittadini della Repubblica”.