Gela. In mancanza, al momento, di atti amministrativi urgenti, il neo presidente del consiglio comunale Paola Giudice avvierà un giro di consultazioni informali, per cercare di strutturare una griglia delle otto commissioni consiliari che sia impostata su un criterio di equilibrio, tra maggioranza e minoranza. Il prossimo appuntamento d’aula è per fine mese. Salvo novità, non ci saranno riunioni formali o convocazioni di conferenze dei capigruppo (devono ancora essere indicati i riferimenti in aula). Il presidente cercherà di sondare il campo, con l’obiettivo della massima condivisione. La linea da seguire sembra la stessa che ha condotto alla sua elezione e all’accordo per la vicepresidenza all’opposizione, con il forzista Antonino Biundo. Nessuno vuole forzare la mano, soprattutto tra le fila dei distefaniani che comunque guardano con attenzione. Con il dissesto che pesa sul municipio, ci saranno commissioni di assoluto rilievo e con compiti delicati, a partire da quella bilancio. Per l’opposizione pare quasi scontato possa aprirsi lo spazio per alcune presidenze. In questo inizio, il voto compatto della maggioranza per Giudice ha rappresentato qualcosa in più della semplice corsa alla seconda carica istituzionale in municipio.
La maggioranza a tre colori del sindaco (Pd, M5s e civici) si è dimostrata convergente, senza fuoriprogramma. “Il sindaco Di Stefano – spiega il presidente Giudice – dimostra piena apertura anzitutto verso la città. E’ quello che più importa, l’ascolto dei cittadini e della città. Da questo punto di vista, c’è piena sintonia. Lo spirito di collaborazione che si è concretizzato con la minoranza è un segnale importante, seppur nella distinzione dei ruoli”.