Spari in via Petrarca, in aula testimoni sugli accertamenti tecnici condotti in fase di indagine

 
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La lite prima degli spari

Gela. L’attività di indagine e i riscontri tecnici sulle tracce di sangue individuate sul posto, sono stati al centro di approfondimenti nel corso degli esami testimoniali tenutisi la scorsa settimana, davanti ai giudici del tribunale minorile di Caltanissetta. Sono stati sentiti i poliziotti che se ne occuparono. I fatti sono quelli della notte di Capodanno di due anni fa, quando un trentenne venne ferito da colpi di arma da fuoco, in via Petrarca. L’accusa di tentato omicidio viene mossa ad un minorenne. In fase di indagine, ammise di aver sparato spiegando però che non avrebbe avuto intenzione di uccidere ma solo di intimorire il trentenne. Per la difesa, mirò alle gambe. Pare ci fosse stata, poco prima, una colluttazione.

Un familiare del minore sarebbe stato strattonato e apostrofato pesantemente. Secondo gli inquirenti, il giovane si sarebbe presentato armato in via Petrarca proprio per vendicare quanto accaduto al familiare. L’attività istruttoria andrà avanti durante le prossime udienze.

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