Gela. Sono in media 3 a settimana le denunce in codice rosso che il commissariato di polizia e il comando dei carabinieri di Gela accolgono sul territorio gelese. Il dato delle donne maltrattate all’interno delle dinamiche familiari o relazionali, perpetrato da partner o ex partner, rappresenta un allarmante scenario.
“Ciò che emerge dai dati raccolti è che le vittime non appartengono esclusivamente ad una fascia sociale umile e ad un’età matura,come si potrebbe erroneamente pensare. Ci sono anche donne e ragazze giovanissime che subiscono violenze. Casalinghe, dipendenti e libere professioniste chre sono emotivamente ed economicamente dipendenti da coloro che mascherano con la parola “amore”abusi e violenze fisiche e psicologiche- ha dichiarato il presidente AMI sez. Di Caltanissetta Stefania Valente- fortunatamente il procedimento penale continua anche quando la vittima, incomprensibilmente , ritira la querela nei confronti dell’abusante. Purtroppo è una cultura, quella del codice Rosso, che deve ancora prendere piede, soprattutto nel meridione. È nostro dovere continuare la formazione quando vengono introdotte delle novità e il confronto con le forze dell’ordine che operano sul territoro.” In risposta a questa emergenza, l’associazione avvocati matrimoniale italiani ha organzzato un convegno per esaminare l’azione normativa intrapresa per contrastare tali tragiche vicende e, in particolare, valutare l’efficacia del “Codice Rosso Rafforzato“.
” In questi 11 mesi di mia permanenza abbiamo registrasto due intervenit normativi importanti – ha dichiarato Lucia Musti, già procuratore facente funzione a Gela e procuratore generale a Torino- Sui femminicidi mi sento di dire che siamo una delle province siciliane che negli ultimi 12 mesi non ha registrato feminicidi.Ciò ci rende un territorio fortunato. ”
Tra le principali innovazioni apportate nel codice rosso rafforzato vi è l’accelerazione dei tempi processuali, al fine di garantire risposte più rapide e incisive da parte della giustizia.Ascoltare le testimonianze delle vittime entro tre giorni permette di avere un quadro della situazione chiaro e immediato.Inoltre, sono state introdotte pene più severe per gli autori di questi reati, nell’ottica di deterrenza e punizione proporzionata.
Una domanda “perché tante denunce”….
soprattutto come emerge dall’articolo “le vittime non appartengono esclusivamente ad una fascia sociale umile” ma bisognerebbe ricordare che tutte le denunce solo a valle di una separazione
forse non sarebbe opportuno un Codice Etico Rinforzato……