Gela. La sfiducia al sindaco? Non sembra il tempo giusto, almeno per i dem. Da settimane, i vertici locali del Partito Democratico sembrano più interessati a riorganizzarsi, puntando sulla rielezione all’Ars del deputato uscente Giuseppe Arancio.
“A cosa servono tutte queste mozioni di sfiducia?”. Di sfiducia, invece, se ne parla poco. “Bisognerebbe capire – dice il consigliere comunale del Partito Democratico – quale mozione di sfiducia, tra quelle già depositate, possa arrivare in aula. Onestamente, soprattutto quelle di Sicilia Futura e Articolo 1, mi sembrano tutto fuorché un atto di sfiducia alla giunta. Si fa riferimento a temi generali che, a mio parere, sono poco condivisibili. La sfiducia del centrosinistra? Era stato convocato un vertice ma, a questo punto, mi chiedo a cosa serva? Due forze politiche del nostro schieramento hanno già depositato altrettante mozioni di sfiducia? Di cosa dovremmo discutere in questo vertice?”. Siragusa stoppa del tutto l’ipotesi di una sfiducia immediata al sindaco e alla sua giunta. “Non sono passi che si possono muovere dopo una serata in pizzeria – continua – il Pd ha metodi diversi. A cosa servono tutte queste mozioni? La sfiducia andrebbe presentata una sola volta, avendo la certezza che possa passare. Non vorrei che questa corsa, almeno nel campo del centrosinistra, sia finalizzata solo a mettere in difficoltà il Pd. Questo non avverrà mai. Oppure, forse, c’è qualcuno che ha scelto di depositare la mozione sapendo già che non ci saranno i numeri per farla passare? Credo che in questa fase così complessa la città non possa essere affidata ad un commissario regionale. Il centrosinistra perdente alle scorse amministrative dovrebbe ripartire dall’analisi di tre punti, Eni, rifiuti e Agroverde. Se c’è qualcuno che non l’ha ancora capito, noi le elezioni di due anni fa le abbiamo perse perché non siamo riusciti a dare risposte su questi temi”.
“Arancio va ricandidato”. Intanto, i dem non ci stanno a passare per la causa di tutti i mali della sanità locale. “Noi ci stiamo mettendo la faccia – continua il consigliere – abbiamo ottenuto una convocazione in commissione sanità all’Ars. E’ in quella sede che il sindaco deve alzare la voce. I problemi della sanità cittadina non riguardano la programmazione, quanto invece la gestione pratica delle attività. Probabilmente, non tutte le forze politiche possono permettersi di prendere posizione su temi di questo tipo”. Come il segretario cittadino Peppe Di Cristina, anche Siragusa si schiera con Arancio per la ricandidatura all’Ars. “E’ l’uscente – conclude – ed è giusto dargli la possibilità di ricandidarsi. Personalmente, credo che abbia fatto bene all’Ars, a differenza di altri suoi colleghi. Una cosa è certa, il Pd locale ci sarà anche dopo le elezioni regionali. Non so se lo stesso si possa dire per altri gruppi, anche di centrosinistra”.