Presunta intimidazione ad un professionista, proiettili collocati sull’auto: accusato a giudizio

 
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Gela. Le accuse sono mosse ad un operatore locale del settore delle onoranze funebri. E’ ritenuto responsabile di aver collocato due proiettili sull’auto di un professionista. Sarebbe stato l’ingegnere, proprietario della vettura, ad accorgersi della presenza dei proiettili e a richiedere l’intervento dei poliziotti. Gli agenti di polizia arrivarono ad Emanuele Fontana, che ne risponde davanti al giudice Fabrizio Giannola. Sarebbe stata la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona a permettere agli investigatori di individuare l’imputato, difeso dal legale Angelo Licata. Come riferito da uno dei poliziotti, sentito come testimone in aula, l’imputato sarebbe stato alla guida di una vettura entrata nel vico al cui interno era parcheggiata quella del professionista, che risiedeva fuori città ma era ospite di un familiare. La presunta intimidazione si sarebbe verificata in uno dei vicoli adiacenti al centro storico, a poca distanza dall’ex chiesa di San Giovanni.

Per la procura, sarebbe stato l’imputato a collocare i proiettili sull’auto. La difesa ha chiesto riscontri su alcuni particolari, anche rispetto alle immagini video. I testimoni, tutti poliziotti, hanno risposto alle domande del pm Gesualda Perspicace e appunto della difesa dell’imputato.

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