Gela.Non c’è stata calunnia. Il giudice Lirio Conti, alla fine, ha assolto il quarantaquattrenne Cristan Ciubotaru. Il romeno, da diversi anni residente in città, era accusato di aver rilasciato false
dichiarazioni ai militari della guardia di finanza.
L’assoluzione. Al centro del caso, c’erano le cariche rivestite alla Acustermik, una società locale, più volte interessata da indagini finanziarie. L’imputato, ai finanzieri, avrebbe comunicato di essere stato raggirato da un ex carabiniere che gli avrebbe fatto firmare una serie di documenti, dai quali sarebbe successivamente emersa la sua qualità di amministratore dell’azienda. Dichiarò di non aver mai assunto la carica di amministratore, scaricando la responsabilità proprio sull’ex militare. Una vicenda ricostruita in aula dal suo difensore di fiducia, l’avvocato Angelo Cafà, che però è riuscito a far emergere l’assenza di elementi utili a giustificare l’accusa di calunnia. L’imputato, infatti, non presentò alcuna denuncia ai danni dell’ex carabiniere, limitandosi solo a rilasciare dichiarazioni dalle quali emergeva un ruolo di ignaro prestanome.