Il blitz antimafia “Malleus”, ancora uno stop per sei imputati: la Cassazione deciderà sulla ricusazione del giudice

 
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Gela. I giudici della Corte di Cassazione si pronunceranno, nuovamente, ad inizio luglio. Così, slitta ancora l’eventuale verdetto del giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta

nei confronti di sei imputati, coinvolti nel blitz “Malleus”.

Dovrà decidere ancora una volta la Cassazione. Sono accusati di aver fatto parte della riorganizzata famiglia Rinzivillo, che avrebbe gestito un vasto giro di droga in città. Per il giudizio abbreviato davanti al gup nisseno hanno optato i difensori di Antonio Radicia, Ivan Casciana, Giuseppe Domicoli, Salvatore Stimolo, Baldassarre Nicosia e Giuseppe Placenti. I magistrati romani di Cassazione, però, dovranno ancora una volta pronunciarsi sulla ricusazione del gup Francesco Lauricella. Il magistrato ha già emesso un verdetto sull’esistenza del presunto gruppo Rinzivillo, nell’ambito di un altro procedimento penale. Per i difensori degli imputati, quindi, va ricusato, trattandosi delle stesse accuse che adesso vengono mosse proprio ai loro assistiti. Il gup aveva sollevato la questione, ma i giudici della Corte di appello di Caltanissetta, dopo un primo verdetto favorevole della Cassazione, hanno ritenuto di non dovervi dar seguito. Adesso, si attende un’altra decisione. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Davide Limoncello, Giacomo Ventura, Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Paola Turco e Boris Pastorello.

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