Gela. Sono accusati di aver fatto parte di un gruppo, vicino alla ricostituita famiglia degli Emmanuello.
Ventidue vanno a giudizio. Per i pm della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, si sarebbero finanziati anche con lo spaccio di droga, oltre che con le messe a posto di esercenti e titolari di locali notturni della città. Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta ha disposto ventidue rinvii a giudizio. Si tratta di imputati, tutti coinvolti nell’inchiesta antimafia “Falco”, coordinata dai pm della Dda nissena ed eseguita dai poliziotti della mobile di Caltanissetta e da quelli del commissariato di via Zucchetto. A processo, la cui prima udienza è fissata per il 19 luglio, vanno Gianluca Pellegrino, Nunzio Alabiso, Emanuele e Giovambattista Campo, Pietro Caruso, Nicolò Ciaramella, Giuseppe Di Noto, Emanuele Emmanuello, Angelo Famao, Emanuele Faraci, Guido Legname, Francesco Metellino, Alessandro Pellegrino, Rosario Perna, Daniele ed Emanuele Puccio, Emanuele Rolla, Loreto Saverino, Melchiorre Scerra, Angelo Scialabba, Orazio Tosto e Gaetano Davide Trainito. Il gup ha accolto le richieste arrivate dai pm della Dda, nonostante la ferma opposizione dei difensori che, già in fase di indagine, hanno messo in discussione l’esistenza di un presunto gruppo criminale. Hanno optato per il rito abbreviato, invece, altri tre imputati. Jonny Cavallo, Francesco Cuntrò e Gabriele Macchiarella verranno giudicati dal gup il prossimo 17 luglio. In base a quanto emerso dall’inchiesta “Falco”, il collegamento tra le nuove leve della famiglia Emmanuello e i capi storici sarebbe stato Gianluca Pellegrino. Allo stato attuale, invece, nessuno degli esercenti e dei titolari dei locali notturni, che avrebbero subito le presunte richieste dagli imputati, ha scelto di costituirsi parte civile. Nel pool di difesa, ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Cristina Alfieri, Francesco Enia, Carmelo Tuccio, Salvo Macrì, Filippo Spina, Ignazio Raniolo, Mario Brancato, Salvatore Priola, Alessandro Del Giudice, Carlo Aiello, Salvatore Pappalaro e Antonio Impellizzeri.