Furti in città, in un’abitazione rubate diverse armi: minore assolto in appello

 
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I poliziotti ricostruirono diversi colpi anche usando le immagini dei sistemi di videosorveglianza

Gela. Il furto di un ciclomotore e la ricettazione di un altro mezzo ma soprattutto il colpo in un’abitazione privata, quando venne portato via un intero armadio, al cui interno c’erano fucili e pistole, nella disponibilità del proprietario dell’appartamento. Dopo le condanne pronunciate dal gup per due minori, in abbreviato, l’appello ha invece rivisto quella decisione, disponendo per uno dei giovani l’assoluzione con formula piena. Era accusato di essere dietro al colpo per le armi, nell’abitazione, insieme ad un maggiorenne. In abbreviato, il gup del tribunale minorile di Caltanissetta gli impose la condanna a due anni e otto mesi di detenzione. Nonostante la giovane età ha già precedenti. In appello, però, la difesa, sostenuta dal legale Rocco Cutini, ha dimostrato l’assenza di riscontri per ritenere che l’imputato fosse direttamente coinvolto nel furto delle armi.

Il perdono giudiziale ha invece chiuso il procedimento per l’altro minore imputato, rappresentato dal legale Rocco Guarnaccia (in primo grado era stato condannato ad un anno). I fatti ricostruiti dagli investigatori si inserirono nell’inchiesta ribattezzata “Cave canem”. I minori, secondo le contestazioni, si sarebbero mossi insieme a maggiorenni, a loro volta finiti nell’indagine.

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