Gela. Un “bivio” davanti al quale bisognerà scegliere una direzione precisa. Per la Cgil, non è ammissibile l’astenersi o peggio ancora il “non decidere” tra i candidati al ballottaggio rimasti in lizza, in città così come a Caltanissetta. Le priorità e le emergenze sono all’ordine del giorno. Non bisognerà trascurare i fondi Pnrr, intorno ai quali “sembrerebbero indirizzarsi le attenzioni dei gruppi di potere, anche quelli occulti e silenti”. Lo spiega il segretario confederale Rosanna Moncada che ribadisce come sui finanziamenti bisognerà invece fare un’attenta valutazione rispetto all’effettiva concretizzazione dei progetti. “Volendo volgere la nostra attenzione al mondo reale, non possiamo sfuggire alla cruda realtà che, oggi, caratterizza la nostra provincia. Il disagio sociale è rilevante, altrettanto il tema del lavoro che non c’è, ovvero è precario, specie per le giovani generazioni e per le donne. Lo stato dei sistemi assistenziali è in deficit. Il sistema sanitario lacunoso e non funzionale: il tema della prossimità risulta sconosciuto. La macchina amministrativa e operativa dei Comuni segna ogni giorno i propri limiti al di là dei processi di digitalizzazione dei procedimenti, proclamati ma non percepiti: vedi il caso dell’ufficio tributi a Caltanissetta che, semplificando, finisce per essere lasciato sulle spalle dei lavoratori comunali piuttosto che sul deficit programmatico e gestionale dei vertici dell’amministrazione comunale. Come Cgil provinciale, da sempre impegnati nella tutela e rappresentanza dei diritti dei lavoratori, a partire dai più deboli ed indifesi, nella ricerca del confronto, seppur dialettico, con le rappresentanze istituzionali nell’intento di focalizzare necessità e obiettivi innovativi e di cambiamento, manifestiamo convintamente le nostre preoccupazioni e nello stesso tempo ribadiamo il nostro impegno alla ricerca di ogni strumento di cambiamento, di rottura con la asfissiante situazione attuale. D’altronde non va sottovalutato come quanto accade nella nostra provincia interagisca pienamente con le vicende nazionali e le scelte del governo e delle forze di maggioranza. L’approvazione dell’autonomia differenziata rinfocola tutti i dubbi sulla effettiva ed efficace attenzione da parte del governo Meloni e dei suoi alleati sulle necessità del sud – dice ancora Moncada – Meloni rivendica la crescita dei dati di produttività e di benessere del sud ma dimentica volutamente di precisare come tali dati derivino dagli effetti dei processi di solidarietà sociale attivati negli ultimi anni, per ultimo il reddito minimo, che, al di là delle tante inefficienze e dei tanti errori, consentivano risorse per le parti sociali più deboli. Si tratta di quei fondi annullati dalla Meloni”.
Per il segretario Cgil servono scelte ponderate. “A Caltanissetta come a Gela peraltro non siamo innanzi ad una scelta di simpatia, di empatia né tantomeno di ideologia, profusa a man bassa da tanti mestieranti della politica, fra i due candidati che si contendono il ballottaggio. Il bivio è netto: non scegliere significherebbe non decidere, come se difronte al bivio stradale non decidessimo la nostra direzione e così restare fermi o andare a sbattere. Al bivio prossimo – aggiunge Moncada – dovremo scegliere con determinazione il cambiamento, la passione e l’intelligenza politica. Con un impegno che ribadiamo ancora oggi: la prossima amministrazione troverà nella Cgil un interlocutore attento e disponibile ma occhiuto nell’interesse della legalità e delle buone azioni che dovranno essere messe in campo”.