Gela. Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo dei fratelli Mendola in merito alla questione legata al Gela Calcio.
“Sono diversi giorni che appaiono notizie sui giornali e quotidiani on-line circa un paventato incontro tra il sindaco , il vicesindaco ed Il gruppo Mendola per la vicenda del Gela Calcio – si legge nella nota inviata alla stampa – Vorrei però precisare che a tutt’oggi non hanno fissato nessun incontro . Dunque le cose stanno esattamente come le abbiamo lasciate 10 giorni fa con le mie dichiarazioni alla tv. Personalmente e a nome del gruppo che rappresento sono seriamente preoccupato perché ancora una volta e dopo diversi anni arrivati al momento di programmare una nuova stagione agonistica con la necessaria iscrizione al campionato ci si ritrova ad avere dubbi ed incertezze. Noi fratelli Mendola viviamo del nostro lavoro e non di certo del calcio, E visto che il nostro ingresso in società con una quota del 40% ha comunque contribuito a determinare un proseguo per questa società sportiva e per la squadra di calcio che rappresenta un’intera città . I nostri erano progetti importanti tali da inquadrarsi in uno sviluppo della società sportiva che nel breve periodo l’avrebbe vista probabilmente gareggiare in campionati ben più importanti. Il nostro messaggio più importante va certamente ai tifosi di questa squadra. A loro che da sempre la sostengono. Il messaggio non può essere che uno solo: È importante comprendere per chiunque possa avere una intenzione di farsi avanti che il nostro progetto non può prescindere da un forte investimento cosa che abbiamo ampiamente dimostrato al momento del nostro ingresso in società . Non abbiamo solo apportato capitale sociale ma ci siamo dati da fare per recuperare somme attraverso sponsorizzazioni che siamo riusciti ad intercettare anche e soprattutto nelle regioni del Nord Italia . Se solo chi di dovere, inteso l’amministrazione comunale, si fosse sbracciato già 12 mesi fa e avesse anticipato la ricerca di potenziali investitori e sponsors oggi parleremo di tutt’altro. Il nostro disappunto e tutto qui”.
