Gela. Dopo il blitz antidroga “Tomato”, coordinato dai magistrati della procura ed eseguito dai carabinieri del reparto territoriale, i giudici del riesame di Caltanissetta hanno emesso nuovi verdetti.
L’inchiesta antidroga. Lascia il carcere il venticinquenne Salvatore Mazzolino. L’ambulante, difeso dall’avvocato Dionisio Nastasi, è considerato tra i più attivi nello spaccio di droga in città, almeno in base a quanto emerso dall’inchiesta. I giudici nisseni, contro il parere dei magistrati della procura, hanno comunque disposto un affievolimento della misura cautelare. Mazzolino è stato trasferito agli arresti domiciliari. Insieme ad Alessandro Scilo, il giovane viene ritenuto uno dei referenti principali dello spaccio di droga in città. Ieri, anche per Scilio sono stati disposti i domiciliari. Torna in libertà, invece, il quarantaseienne Gaetano Fiaccabrino. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Paola Carfì, anche davanti ai giudici nisseni del riesame, ha comunque sottolineato come l’indagato non abbia avuto un presunto ruolo nel giro di spaccio, trattandosi invece di un acquirente. Così, i giudici gli hanno revocato gli arresti domiciliari, annullando il provvedimento emesso nei suoi confronti. I magistrati della procura, con in testa il procuratore capo Fernando Asaro, al riesame hanno prodotto ulteriori dichiarazioni che andrebbero ad aggravare il quadro complessivo emerso dall’inchiesta. Gli investigatori, infatti, sono certi di aver individuato uno dei nuclei portanti dello spaccio di droga in città, capace di far ritornare tra i quartieri anche l’eroina.