Gela. Il reparto di Medicina ha perso la disponibilità di quattro posti per mancanza di letti.
La situazione paradossale che colpisce direttamente gli utenti e le casse dell’Asp nissena, costretta a pagare per garantire la migrazione sanitaria dei pazienti, è resa ancora più squallida dalla carenza di materassi da decubito, indispensabili a contrastare il formarsi di piaghe per i numerosi pazienti con problemi di mobilità e quindi costretti a rimanere in un letto.
Ad accendere i riflettori sull’indisponibilità dei posti letto in Medicina è stata la commissione consiliare Sanità, presieduta da Virginia Farruggia, che avrebbe raccolto la segnalazione avanzata da uno dei suoi componenti, il consigliere Giuseppe Ventura, durante un colloquio con il primario del reparto di Medicina, Vincenzo Catania. Un incontro casuale e non istituzionale.
Secondo i bene informati, una richiesta di acquisto dei quattro letti mancanti sarebbe all’attenzione del manager dell’Asp Cl2 da circa sette mesi. Ovvero il tempo intercorso dalla pubblicazione del decreto di rimodulazione della dotazione della pianta organica, che dopo un assurdo tentennamento, ha riconsegnato 4 posti dei complessivi 24 al reparto di Medicina dell’ospedale “Vittorio Emanuele”.
Da voci che circolano tra le corsie dell’unità operativa, diretta da Vincenzo Catania, il management dell’Asp di Caltanissetta aveva acquistato i nuovi lettini immediatamente dopo il “taglio” dei 4 posti letto. L’incolpevole azzardo si è però tradotto in disagio per la limitazione a soddisfare la costante richiesta di posti letto per ricovero ospedaliero. Del resto proprio sull’unità operativa di Medicina vengono dirottati pazienti di reparti inspiegabilmente ridimensionati, come nel caso di Malattie infettive.