Gela. L’imputazione era di violenza sessuale e veniva mossa ad un minore, ancora tredicenne. Una vicenda, a quanto pare, emersa tra le pieghe di rapporti familiari anche piuttosto turbolenti. La presunta violenza, con palpamenti, l’avrebbe subita una coetanea dell’imputato, legata a lui appunto da rapporti di parentela. Il gup del tribunale minorile di Caltanissetta ha però disposto l’assoluzione per il minore. A richiederla, nelle sue conclusioni, è stato il difensore, l’avvocato Gianmarco Cammalleri. Ha sottolineato soprattutto l’assenza di riscontri sulla presunta violenza.
Non vennero acquisite le dichiarazioni della tredicenne e l’imputazione, per il legale, fu formulata solo sulla base di ricostruzioni fornite dai familiari della minore. Il gup ha accolto le conclusioni difensive. La procura aveva indicato la non punibilità per l’età ma individuando elementi di colpevolezza che avrebbero potuto portare a misure ulteriori. Il difensore invece ha puntato sull’assenza di riscontri concreti e il gup ha emesso l’assoluzione.