Gela. Sembra volgere al termine l’attività di verifica e controllo dei dati elettorali avviata dalla commissione insediata a Palazzo di Città. Tutte le preferenze dei singoli candidati all’assise civica potrebbero essere resi pubblici a breve, in giornata. Mancherebbero infatti una decina di sezioni per completare. In un clima certamente inedito e privo di certezze, come abbiamo più volte riportato, i due candidati a sindaco che si giocano il ballottaggio proseguono le valutazioni interne. Sia l’ingegnere Grazia Cosentino sia l’ex assessore Terenziano Di Stefano hanno aperto interlocuzioni con i tre competitor che si sono fermati al primo turno. Hanno entrambi incontrato Filippo Franzone che ha dato indicazioni precise sui punti da sviluppare: il passaggio alla Città metropolitana di Catania, il rafforzamento del sistema sanitario locale e un’attività sistematica per superare la crisi idrica. Salvatore Scerra, leader di “Alleanza per Gela”, che conta quattro liste, dovrebbe sciogliere la riserva a giorni, forse anche oggi. È alla testa di una compagine nata in controtendenza al centrodestra dei partiti che supporta Cosentino. Una candidatura, la sua, che ha tracciato una linea di demarcazione netta dai partiti delle segreterie “nissene e palermitane”. Miguel Donegani del laboratorio “PeR” vuole anzitutto capire se potranno esserci mutamenti importanti nelle coalizioni dei due candidati. Pensare ad un suo appoggio esplicito al patto largo moderati-centrodestra non pare poter avere basi solide. Donegani e il suo gruppo si rifanno al centrosinistra e l’ex parlamentare Ars è un dirigente di lungo corso del Pd (partito che sta nella coalizione di Di Stefano), anche se i rapporti, proprio in questo contesto elettorale, si sono decisamente raffredati. Non è stato tenero infatti neanche con l’aggregazione dell’ex vicesindaco, indicata come “Greco bis”.
Eventuali apparentamenti ufficiali non entusiasmano né la coalizione del patto largo moderati-centrodestra né quella progressista-civica di Di Stefano. Entrambi i candidati vogliono salvaguardare equilibri politici già consolidati. Se intese ci saranno, probabilmente, non potranno che passare da accordi informali da gestire poi sul piano dell’organizzazione della squadra amministrativa dei due candidati e dei relativi progetti per la città. Gli apparentamenti ufficiali, invece, dovranno essere formalizzati entro il fine settimana.
A mio modesto parere ai ballottaggi, tranne i fedelissimi , non ci sono voti scontati nonostante eventuali schieramenti ufficiali.
Alle urne vanno i Gelesi.
E i consiglieri sono ormai usciti di scena.
La partita è apertissima.