Franzone ha incontrato Cosentino e Di Stefano, Donegani: “Valutiamo se ci saranno mutamenti veri”

 
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Gela. Il ballottaggio per l’elezione del prossimo sindaco è ormai la chiave di volta di ogni strategia in atto. I candidati ancora in corsa, l’ex dirigente comunale Grazia Cosentino e l’ex assessore Terenziano Di Stefano, si stanno confrontando con gli alleati ma non trascurano i contatti con i competitor che si sono fermati al primo turno. Filippo Franzone, che ha messo insieme una soglia di voti superiore ai 2.500, ha incontrato sia Cosentino sia Di Stefano. “Ho ribadito che per noi ci sono punti imprescindibili – spiega – mi riferisco al passaggio alla Città metropolitana di Catania, al rafforzamento del sistema sanitario cittadino e alla questione acqua, dal servizio e fino alle dighe. Siamo stati contattati da entrambi e abbiamo risposto all’invito. Aspettiamo di avere indicazioni. Sicuramente, non deciderò da solo. Lo farò con tutto il gruppo”. Salvatore Scerra, leader di “Alleanza per Gela”, blocco alternativo al centrodestra dei partiti, già ieri ha incontrato tutti gli alleati e in giornata dovrebbe concludere le consultazioni con i riferimenti delle quattro liste dell’alleanza. Non intende affatto sbilanciarsi, Miguel Donegani. Il fondatore del laboratorio “PeR” si è già confrontato con tutto il gruppo. E’ stata condotta un’analisi del voto e la lista ha superato il confine del cinque per cento, anche in maniera piuttosto abbondante.

“Andiamo avanti con la coerenza della nostra campagna elettorale – commenta – non ho ancora avuto incontri con i candidati rimasti in corsa. Sicuramente, i contatti li stanno tenendo i loro referenti. Il nostro non è un voto di protesta ma strutturato. Non noto un rinnovamento o un cambiamento netto di linea nelle coalizioni. Valuteremo se ci saranno mutamenti importanti, magari con liste che non hanno superato lo sbarramento e che potrebbero non confluire nel progetto, variando veramente i contenuti. Per ora, non vedo nulla di questo. Non abbiamo alcuna fretta. Il nostro obiettivo lo abbiamo raggiunto e non c’è fretta di stringere eventuali intese. I punti non cambiano, la sanità, l’abbattimento delle liste di attesa e la crisi idrica. Se dovessero chiederci incontri, risponderemo, purché ci sia una piena reciprocità”.

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