Gela. “Si va avanti nel sostegno al candidato a sindaco Terenziano Di Stefano. Non cambia nulla”. Gli autonomisti, rispetto alle previsioni iniziali, non hanno confermato le aspettative. La soglia del cinque per cento non è stata superata e “Autonomisti per Gela” si è fermata al 4,27 per cento (con 1.419 voti). “Con Di Stefano e con gli alleati abbiamo iniziato a discutere – spiega l’assessore uscente Ugo Costa – purtroppo, dobbiamo prendere atto che la soglia di sbarramento non siamo stati in grado di superarla. Può capitare ed è capitato a noi. Abbiamo costruito una lista mettendo in condizioni tutti i candidati di raggiungere l’obiettivo. Abbiamo detto no a candidature di peso. Purtroppo, non ci sono stati i riscontri che attendevamo”. I lombardiani potevano essere una delle spalle salde della coalizione ma gli esiti elettorali hanno detto altro. “Accordi? Deciderà Di Stefano – continua Costa – il ballottaggio si sviluppa sui due candidati. Penso ci siano le condizioni per intese con altre forze ma la volontà deve essere reciproca. Stiamo discutendo insieme al candidato a sindaco e agli alleati. La decisione va presa insieme, in maniera compatta”. Gli autonomisti, probabilmente, faranno una disamina interna dell’esito elettorale.
Nella potenziale giunta, gli esponenti Mpa esprimono un assessore, Rosario Caci. Di Stefano ha già fatto sapere che non intende tornare sui propri passi e tutti gli alleati vengono considerati pezzi importanti del progetto. Nel carnet delle sette liste, solo tre hanno scavalcato l’ostacolo del cinque per cento. Tutte le altre non sono riuscite ad avere l’abbrivio giusto. In questa fase, probabilmente, Di Stefano non intende alimentare divergenze interne ma eventuali accordi per il ballottaggio passano da incastri amministrativi da sottoporre ad attenta verifica.