L’inchiesta “Samarcanda”, davanti al gup respinte le eccezioni delle difese di Brancato e Di Stefano

 
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Gela. Respinte le eccezioni preliminari dei difensori di Emanuele Brancato ed Emanuele Di Stefano, ritenuti i presunti capi di un gruppo che, secondo i magistrati della procura

e i poliziotti del commissariato, avrebbe gestito un giro di droga in città.

L’indagine dei poliziotti. Entrambi sono attualmente detenuti dopo il blitz “Samarcanda”. Gli avvocati Giacomo Ventura e Davide Limoncello hanno subito eccepito la nullità sia del decreto di fissazione dell’udienza preliminare sia della richiesta di rinvio a giudizio. I pm della procura, infatti, non avrebbero rispettato i termini previsti. Il giudice dell’udienza preliminare Silvia Passanisi, però, ha respinto le loro richieste. Dal gup, si tornerà a luglio. Oltre alle due presunti menti del gruppo, i pm della procura contestano le accuse anche a Diego e Giovanni Nastasi, Giovanni Alario, Pasquale Trubia, Leonardo Brancato, Davide Zisa, Antonino Ingegnoso, Roberta Gennuso, Serena Iannì e Albina Radicia. Avrebbero favorito il presunto gruppo scoperto dagli investigatori. Nel corso delle indagini, emerse anche l’acquisto di droga fuori dalla Sicilia. Gli imputati sono difesi, inoltre, dagli avvocati Flavio Sinatra, Francesco Enia, Dionisio Nastasi, Rocco La Placa, Franca Gennuso e Paola Carfì.

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