Campionato MitJet, il buterese Rosario Messina vince anche a Pergusa nella “Junior”

 
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Nella foto in alto: Rosario Messina trionfa a Pergusa tra le Mit Jet Junior.

Pergusa. C’era anche Rosario Messina, giovane promessa buterese delle quattro ruote da corsa, nella griglia di partenza del campionato MitJet che, domenica scorsa, ha fatto tappa nell’autodromo di Pergusa. Il diciottenne nisseno, già impegnato anche nel campionato Gt Italiano con una Lamborghini Huracan, ha conquistato in Sicilia il podio vincendo nella categoria “Junior” tra le vetture francesi motorizzate Renault Sport 2000.

“Sono punti importanti per la classifica generale – commenta Rosario Messina – A due gare dalla fine della stagione sono quinto nella generale e secondo tra le Junior. La MitJet mi ha permesso di correre nella terra natia dove, purtroppo, c’è molto da fare. Vedendo altri circuiti – conclude – Pergusa mi ha dato una sensazione positiva ma l’impianto nel complesso dovrebbe essere migliorato”.

Il diciottenne di Butera, pilota del team Bd racing di Davide Bernasconi, residente da dieci nei pressi di Pavia, ha mosso i primi passi vincendo all’esordio il campionato Legend.

“Ho iniziato 2 anni fa – ricorda Rosario Messina – a Castelletto di Branduzzo, sede delle Legend cars Italia dove, dopo una breve sessione di test, mi ha notato Adriano Monti, patron della Legend. Dopo una successiva prova, ma con trasponder – dice il pilota di Butera – sono stato consacrato pilota Mit Jet. La prima vittoria è arrivata la seconda gara a Modena e, a fine stagione, mi sono aggiudicato il campionato tra i rookie”. Il pilota buterese ha già le idee chiare e si vede proiettato nel campionato Gt.  “Ho un feeling particolare con le vetture da pista a ruote coperte – assicura Rosario Messina – In Sicilia mi ha portato il MitJet series ma corro attivamente nel campionato Gt con una Lamborghini Huracan. Ho capito che Pergusa è un circuito complicato dove per andare forte devi metterci tanto del tuo. E’ stato emozionante alzarsi la mattina a Butera, percorrere pochi chilometri e ritrovarsi in pista per affrontare una gara titolata. Una condizione che avverto solo a Casteggio, paese dove vivo ormai dal 2014”.

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