Gela. Una parte piuttosto consistente del parapetto, su un tratto del lungomare, è ormai divelta. Una situazione segnalata anche di recente. Ad accorgersi del pericolo è stato un ingegnere e formatore, Emanuele Antonuzzo.
Ha scelto di limitare i rischi e con l’assenso della società Teknopont srl, che opera in raffineria, e l’intervento di altri colleghi e operai, ha provveduto ad allestire una struttura per la messa in sicurezza del tratto ceduto.
Una decisione spinta proprio dal pericolo causato dall’assenza totale del parapetto, in un tratto spesso molto battuto, principalmente nel periodo estivo. Oltre ad Antonuzzo, hanno dato un contributo materiale per la messa in sicurezza l’ingegnere Danilo Di Bartolo e gli operai Orazio Minardi e Vincenzo Schembri.